La vicenda avvenuta in tv con Enzo Iacchetti a proposito di Gaza ha visto Eyal Mizrahi dare, adesso, alcune spiegazioni.
Sono passate alcune settimane dal durissimo confronto tra Enzo Iacchetti e Eyal Mizrahi avvenuto nel corso di ‘È sempre Cartabianca’, trasmissione con Bianca Berlinguer. I due si erano scontrati su Gaza e Israele con una frase detta dal presidente della Federazione Amici di Israele, “definisci bambino“, che aveva portato il conduttore di Striscia a perdere le staffe. Adesso, lo stesso Mizrahi ha voluto fornire alcune spiegazioni in merito.

“Definisci bambino”: la spiegazione di Eyal Mizrahi
La dura querelle tra Iacchetti e Mizrahi era partita da una frase del conduttore di Striscia la Notizia che aveva domandato: “Come si fa a sostenere che gli israeliani non sono responsabili di quanto sta accadendo, quando sono già morte quasi 70 mila persone e 20 mila bambini?”. In quella occasione, Eyal Mizrahi aveva risposto: “Definisci bambino“. Un qualcosa che aveva scatenato l’ira di Iacchetti.
In questo senso: “Ho detto definisci bambino perché la definizione di bambino è diversa a seconda dell’interlocutore. Secondo l’Onu lo è al di sotto dei 18 anni, per noi occidentali dei 10″, ha fatto sapere il Presidente dell’Associazione Amici di Israele a margine del flashmob del 7 ottobre a Milano. “Quasi la metà dei combattenti di Hamas ha tra i 15 e i 18 anni. Per l’Onu sono bambini, per Israele sono combattenti”, ha aggiunto.
I soldati e la guerra
Mizrahi ha quindi aggiunto ancora alcuni dettagli in merito alla guerra e ai soldati spiegando come la carta d’identità, durante un conflitto, non faccia la differenza: “Vi assicuro che un soldato, il più buono, quando vede qualcuno di fronte con un mitra che vuole ammazzarlo, spara per primo. Non si ferma per chiedere carta d’identità, perché o ammazzi o vieni ammazzato. Ma vi posso mettere la mano sul fuoco che nessun soldato israeliano spara su un civile tanto per ammazzarlo. Non ha senso. Non ha nessun senso anche dal punto di vista militare”.